estratto da "il Sole 24 ore - Veicoli e Tecnologie", 15-27 marzo 2004
_________________________________________________________
Dal 1° aprile occhio ai giubbetti
Tempi stretti per mettersi in regola con i nuovi accessori introdotti dalla recente riforma del Codice della strada. Scatta, infatti, il prossimo 1° aprile l’obbligo di indossare giubbetti o bretelle catarifrangenti in caso di discesa dal veicolo in condizioni di scarsa visibilità (il termine del 1° aprile è stato confermato dal decreto “milleproroghe”, recentemente approvato dal parlamento), mentre entro la fine dell’anno (dal 1° gennaio 2004) i mezzi pesanti con massa complessiva superiore alle 3,5 tonnellate dovranno dotarsi di strisce riflettenti in grado di aumentarne la visibilità. Entrambi gli oggetti sono, però, già presenti sul mercato italiano. I giubbetti hanno fatto il loro ingresso già diversi mesi (in coincidenza con il varo della riforma da parte del Parlamento), nei negozi italiani, ma su questo versante la produzione è stata per lo più straniera: «In Italia se ne producono pochissimi spiegano dal centro studi di 3M, azienda multinazionale leader nella produzione di materiali riflettenti la concorrenza della Cina è fortissima». E in questo senso «non sono mancate falsificazioni ricordano dalla Cbf Calducci Spa, una delle poche ditte che li produce direttamente in Italia dovute a manifatture provenienti dalla Cina che non rispettano gli standard voluti dalle norme». Anche il ricorso alle strisce per cui la spesa viene calcolata tra i 100 e i 250 euro in base alla dimensione del veicolo comincia a farsi largo tra gli operatori del settore in anticipo rispetto all’entrata in vigore della norma. I maggiori produttori presenti sul mercato italiano 3M (multinazionale tedesca) e Reflexite (leader nel settore negli Usa) concordano nell’affermare che, su base volontaria, in Italia oltre il 5% dei tir si sia già dotato di bande riflettenti.
Il buon esempio in questo senso viene dagli Usa dove l’obbligo è in vigore dal 1993. E i risultati cominciano a vedersi: un’indagine dalla National Highway Traffic Safety Administration negli Stati della Pennsylvania e della Florida, condotta nel corso del 2001, ha messo in luce una riduzione per Tir equipaggiati di strisce del 29% degli incidenti nelle varie condizioni di illuminazione e del 31% durante le ore notturne. Ma vediamo nel dettaglio le specifiche tecniche richieste dal ministero delle Infrastrutture per la realizzazione, l’uso e il montaggio di questi accessori.
Giubbetti e bretelle. In realtà si dovrebbe parlare di “gilet”. Infatti, la circolare del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti del 15 gennaio scorso (n.14/Mot disponibile sul sito Internet www.infrastrutturetrasporti.it) chiarisce che «il termine giubbotto, ai sensi della norma Uni 471 si riferisce a un indumento privo di maniche, assimilabile a “gilet” o “corpetto”». Mentre per il colore, il documento ministeriale lascia la scelta tra il giallo, l’arancio-rosso o il rosso.
Il tessuto di fondo deve essere fluorescente (ovvero visibile di giorno), mentre le bande applicate sul corpetto, per le quali non è richiesto un colore specifico, ma una riflettenza maggiore (per la visibilità notturna) e un altezza minima di 5 centimetri. I modelli ammessi sono tre: uno con due bande (poste almeno a 5 cm dal bordo) nella parte inferiore, un altro con bretelle incrociate sul davanti, ma a tutti è richiesto l’utilizzo di 0,50 mq di tessuto (minimo) e di almeno 13 cmq di banda, sono state pensate con una cintura di raccordo alla base. È possibile utilizzare questi indumenti per sponsorizzazioni e pubblicità, a patto però che la quantità di superficie riflettente minima non venga ridotta. Oltre alle caratteristiche tecniche, difficilmente verificabili dai non addetti ai lavori, il ministero ha imposto la presenza di un’etichetta di segnalazione che dovrà obbligatoriamente contenere il marchio Ce (di 5 mm), l’indicazione del nome o il marchio oppure qualsiasi altro mezzo di identificazione del produttore(per i quali è richiesto il benestare di un organismo di controllo autorizzato dal ministero delle Attività produttive), il riferimento alla norma (regolamento En 471) e l’indicazione della classe di fluorescenza. Dovrà essere inserita, inoltre, nella confezione di giubbetti e bretelle anche una nota informativa con le istruzioni sul corretto uso dei giubbetti o bretelle, sulla manutenzione e pulizia, il livello di visibilità e il riferimento all’organismo che ha certificato il prodotto.
Sull’uso di giubbetti o bretelle non conformi a queste norme pesa la stessa sanzione prevista per il mancato uso in caso di discesa in condizioni di scarsa visibilità, ovvero la decurtazione di due punti dalla patente e una multa da 33,60 fino a 137,55 euro. Mentre al momento non è prevista (l’articolo 162 del Cds come modificato dal DI 151/2003) alcuna penalità in casi di assenza degli indumenti a bordo accertata nel corso di ispezioni.
Strisce. Di colore bianco o giallo per le parti laterali, rosso o giallo per il retro e un’altezza massima di 6 centimetri. Sono queste le caratteristiche tecniche che il decreto del ministero delle Infrastrutture, attualmente alla firma di Lunardi («Norme di omologazione e di installazione degli evidenziatori retro-riflettenti per la segnalazione dei veicoli pesanti e lunghi e dei loro rimorchi» prevede per le strisce catarifrangenti che dal prossimo 1° gennaio dovranno disegnare la sagoma dei mezzi con massa superiore alle 3,5 tonnellate, rimorchi, semirimorchi a uso speciale compresi, immatricolati in Italia.
Dovranno essere montati (a un’altezza minima di 2,5 m e massima di 21 m) in modo continuativo senza interruzioni lungo tutto il perimetro del mezzo, mentre l’intera sagoma rimane facoltativa. La spaziatura intermedia massima consentita è di un centimetro, ma in caso di superfici irregolari o gregate è ammessa anche una spaziatura più ampia. Infine, il decreto informa che in sede di revisione (annuale per i mezzi pesanti) i veicoli non forniti degli evidenziatori o con strisce non conformi o malandate «saranno esclusi dalla circolazione sino al ripristino delle condizioni previste dal decreto».
D. App.
S.I.I.T e Province
TECNOSTRADA.IT è un marchio FP SRL - Via Mattei 48/E, 40138 BOLOGNA - P. IVA 02928071204